BETANIA DI GIANNA GELFUSA
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Vol VIII - N. 36

I GRANDI VALORI DELLA DONNA

MOVIMENTO MARIANO BETANIA
Volume VIII - N. 36
(Avellino) Sabato 6 marzo 1976, ore 18,30, dopo la concelebrazione
(a undici sacerdoti e numeroso gruppo)

MARIA SANTISSIMA

Figli miei, come mi potrebbe essere possibile fermarmi per gli ostacoli? Quali ostacoli si possono mettere sui miei passi, fino al punto di poter fermare il mio amore, la mia opera? Quali sono quei figli che potrebbero fare a meno della loro Mamma... e quale Mamma dovrebbe correre in questo tempo per far conoscere a tante mamme quale deve essere il comportamento della donna che vuole essere tanto grande fino al punto di essere mamma? (piange) Oh! Oh! Figli miei, nessun cuore, nessuna voce potrebbe fermare la mia voce per la grande necessità della difesa... difesa della donna e dei suoi grandi valori!

Quale parola in questo momento potrebbe essere adatta a quelle orecchie, a quei cuori che ancora non si vogliono aprire per ascoltare la parola del Cielo? O figli miei, se si può chiamare «femminista» quel numero che mi segue, che segue la Donna, la Mamma, quale nome si dovrebbe dare a quel numero tanto sventurato?... (addoloratissima) Hanno potuto fare uscire dal mio Cuore, dal mio amore, questa parola:«sventurato»... Donne che rinunciano ad essere tanto onorate di essere mamme.1

E' necessario che ci siano cuori tanto arditi che cerchino di combattere questo errore, che non è soltanto per il tempo, per la permanenza dell'umano in questo mondo, ma tale sventura potrebbe rimanere per l'eternità! E come la Mamma Celeste potrebbe fermarsi sul trono, sul suo trionfo in Cielo, lasciando travolgere tante anime in tanto fango che va sempre più dilagando e non vi sono energie negli umani che si propongano di difendere i valori di questo nome: «Mamme»! Mamme, vi invito ad una ad una a correre in questa vostra difesa. Figli miei, disunione nella famiglia cristiana!

Non basta, non basta questo errore, ma se ne aggiunge un altro molto più grave di questo. E ancora vi è qualche cuore, qualche mente che vorrebbe fermare il Cielo a rimanere in Cielo. Errore! Errore... che si avrebbe spavento di vederlo realizzato nell'inferno... E si cerca di ammetterlo in terra fino al punto di farne una legge a favore2. In quale condizione si vuole mettere il mio amore nel mio Cuore? Nella condizione di non poter dare questo nome, mentre soltanto con questo nome si può essere grandi e graditi a Dio Padre; questo nome: «Figli miei»!

Come potrei entrare nel cuore di quella mamma che si adopera per gettare il suo figlio?... In quale posto viene gettato quel figlio che viene rifiutato dalla propria mamma3? Ancora, figli miei, figli miei... non poterlo più dire, in tema, in Cielo, per l'eternità... in quei cuori, in quelle orecchie che tanto amo, che tanto ho amato, fino a dare il mio Figlio in riscatto!

Come, figli miei, come poter trattenere questo braccio e non scendere in terra, non soltanto in piedi, ma in ginocchio, a pregarvi di aiutarmi? Aiutare la Mamma significa accettare quanto il Cielo desidera dare. E come dare, se non per mezzo dei vostri cuori, delle vostre mani?

Figli fedeli, vi mostro visibilmente come il Cielo è in terra alla vostra difesa. Ci si deve far difendere con una generosa risposta da parte vostra, disponendovi con il cuore aperto, con la mente aperta a questi miei inviti, a questi miei richiami.

Figli miei, non mi basta un cuore, ho bisogno di tanti cuori. In ogni cuore io ho bisogno di compiere la mia missione. Il mio compito non è finito in un tempo, il mio compito deve. camminare in tutti i tempi. E come potrei trascurare questo vostro tempo? Se non ci fosse la mano della Mamma Celeste che viene a soccorrervi, figli miei, non vi potreste difendere da soli da tanti mali; tanti mali, in tanti modi!

Figli miei, ancora, ancora la Mamma vi vuol far conoscere un altro male, che è tanto potente per allontanare e combattere il bene, fino al punto di farlo indietreggiare: il male dell'orgoglio4. La Mamma conosce questo male, come va crescendo da un cuore all'altro e sa come demolirlo e combatterlo. La Mamma viene a tendere la mano ad uno ad uno: questo male si deve combattere con l'umiltà, l'amore e la carità. Figli miei, quanto amore vi è da prendere, quanta umiltà è a vostra disposizione! La Mamma è la persona dell'umiltà5. Quanto più ci si unisce alla Mamma, tanto più si scende nell'umiltà. Figli miei, quanto più si scende nell'umiltà, si sale nell'amore, nella carità, nella santità.

Figli, quando potrei finire di darvi questo nome, questo titolo, questa grandezza? Ma come aprire tanti cuori e far sì che abbia a scendervi questo nome? Figli, da quale Cuore, da quale amore vi viene dato questo nome? Si sa, si conosce la Mamma Celeste, ma come ci si unisce, ma come si imita? Quanti doni vi sono a disposizione per la vostra difesa, quanti doni per portarvi alla santità! Quanti doni, figli! Aprite gli occhi, vedete e accettate questi doni. Questi vostri fratelli (indica i sacerdoti) non sono per voi un dono che il Cielo ha voluto dare a vostro favore, a vostra difesa6, per portare luce sui vostri passi, per portarvi quel dono che tanto vi aspetta per donarsi nei vostri cuori? Lasciate che abbia in voi, nei vostri cuori il primo posto; ne godrete la pace, la gioia, la sicurezza, per l'eternità.

Figli, siate semplici come bambini e diventerete grandi come i santi. Quanti santi sono al vostro fianco. Figli miei, questi vostri fratelli sono stati come voi, della stessa statura; hanno avuto un cuore come il vostro. Come sono stati santi loro, anche voi lo potrete, se lo vorrete. Vi è stata data una vita non soltanto per il tempo, ma per farvela godere per l'eternità.

Figli, fate che la vostra esistenza sia accanto al vostro Padre Celeste. Fate che il Padre si goda la gloria dell'unione dei suoi figli. O figli miei, poter vedere con pienezza quale bene vi è preparato, quale posto!... Non si cercherebbe altro che questo: correre verso quel posto. Per correre a quel grande posto per l'eternità, bisogna correre al posto piccolo per il tempo7. Figli miei, voglio mostrare la mia presenza nei vostri cuori in questo modo: confermando il mio amore di Mamma che si adopera incessantemente alla vostra protezione. Figli, in ogni cuore io posso ripetere momento per momento: figlio mio, figli miei, venite nel Cuore della vostra Mamma Celeste, vi è posto per tutti; è stato fatto tanto grande, quanto è grande il numero dell'umanità! Figli, qual'è il motivo di questo incontro, di questo invito? Il motivo è questo di poter mostrare al vostro occhio come la Mamma si può unire a voi, fino al punto di fare una cosa sola. La mia immagine è la vostra immagine vivente. La difesa della Mamma nei vostri cuori vi porta un aumento di amore, di carità, di gioia e di preghiera. Voi sarete difesi e vincitori, non soltanto per il tempo, ma per l'eternità.

Siate fermi, forti nella via della santità. Per questo siete venuti al mondo, per questo dovete salire al Cielo. Pace e gioia nei vostri cuori! Il Cielo vi segue, vi ama e vi ricolma di ogni bene. (invita a cantare: «Noi vogliam Dio»).

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NOTE:

1Allude al «movimento femminista» che vuole rivendicare tale parità di diritti tra uomo e donna da confondere la naturale complementarietà dei due sessi, e in particolare spinge la donna ad avvilire la sua dignità di essere mamma.

2A questa data in Italia si stava discutendo di una legge a favore dell'aborto, legge che verrà approvata dal Parlamento Italiano il 22 maggio 1978 (Legge n.194).

3Pone a confronto la fine eterna che farebbe ogni essere umano se non fosse accolto dalla Mamma Celeste, con la fine che compie un piccolo feto se rifiutato dalla mamma terrena.

4«Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato» (Sir 10,12).

5Perché ha guidato l'umiltà della sua serva» (Lc 1,48).

6«Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio» (Eb 5,1).

7«Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi» (Mt 19,30).


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