Vol II ai Sacerdoti - N. 56
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Betania, Maria Santissima, 20 agosto 1975
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Figli miei, non accada che ancora il mio orecchio abbia ad ascoltare: «Che sia o che non sia la Mamma? ...» quando con tanta chiarezza si è manifestata la sua presenza in un cuore!
O figli miei, quale gioia, quale grandezza di consolazione il Figlio ha voluto dare alla sua Mamma nel darle la libertà di mostrarsi in tutti i modi! Figli miei, il modo più grande, che la Mamma ha creduto opportuno di dare è stato questo: di confermare all'occhio umano come ama e opera nel cuore dei suoi figli.
[...]
O figli, quale dolore! Quale dolore mi dà quel figlio che con tanta leggerezza porta un giudizio alla mia opera, al mio amore, senza neppure interessarsi di fare un solo passo per constatare, esaminare!
[...]
Quanto vorrei dire! Direi cose molto più grandi, perché avessero a capire in quale modo dovrebbero comportarsi per essere nella teologia.
Figli miei, la Mamma guarda i grandi, come guarda i piccoli. Quante volte la Mamma vede i grandi più piccoli dei piccoli! I grandi devono abbassare il capo e devono, prima di ogni altra scienza, conoscere la scienza dell'amore e dell'umiltà, in pratica. Questi sono i grandi: coloro che hanno umiltà, amore e opere di bene nel pensiero, nel cuore, nell'interno e nell'esterno.
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Figli miei, non accada che ancora il mio orecchio abbia ad ascoltare: «Che sia o che non sia la Mamma? ...» quando con tanta chiarezza si è manifestata la sua presenza in un cuore!
O figli miei, quale gioia, quale grandezza di consolazione il Figlio ha voluto dare alla sua Mamma nel darle la libertà di mostrarsi in tutti i modi! Figli miei, il modo più grande, che la Mamma ha creduto opportuno di dare è stato questo: di confermare all'occhio umano come ama e opera nel cuore dei suoi figli.
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O figli, quale dolore! Quale dolore mi dà quel figlio che con tanta leggerezza porta un giudizio alla mia opera, al mio amore, senza neppure interessarsi di fare un solo passo per constatare, esaminare!
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Quanto vorrei dire! Direi cose molto più grandi, perché avessero a capire in quale modo dovrebbero comportarsi per essere nella teologia.
Figli miei, la Mamma guarda i grandi, come guarda i piccoli. Quante volte la Mamma vede i grandi più piccoli dei piccoli! I grandi devono abbassare il capo e devono, prima di ogni altra scienza, conoscere la scienza dell'amore e dell'umiltà, in pratica. Questi sono i grandi: coloro che hanno umiltà, amore e opere di bene nel pensiero, nel cuore, nell'interno e nell'esterno.
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